sabato 31 ottobre 2009

Le incontabili vittimi di Passione, dea senz'anima

La rosea Eos aveva appena finito di annunciare il dorato fratello Elios quando i giornali arrivavano nelle edicole. Vi si poteva leggere di due uomini traditi, beffati dalla passione. Ho detto due, ma sono tre. Ora spiegherò il perché.


A Chengdu, in Cina, il venticinquenne Sun Meng è stato costretto dall'improvviso ritorno del marito della donna di cui è amante, a rifugiarsi sul balcone della casa di lei (e di lui). Sfortunatamente, il marito è stato così lesto da sorprenderlo senza vestiti, e Sun Meng ha dovuto aspettare che qualcuno lo calmasse, prima di poter rientrare in casa e nascondere la natura.


A San Paulo, in Brasile, il quarantaseienne tedesco Hanz Mueller, è stato piantato in asso da una ragazza che credeva lo amasse. Ci credeva tanto, dopo le malandrine effusioni concessigli su Facebook, che aveva preso armi e bagagli e si era trasferito nella città di lei. Questo, almeno, è quello che sembra avesse intenzione di fare. La ragazza però non si è presentata all'aeroporto, come siamo certi avesse promesso, e il povero Hanz è, per di più, squattrinato!

Ma non si deve cedere alla tentazione di offrire compassione solo ai romantici e picari protagonisti. Perché, di certo, anche il marito dell'anonima amante di Sun Meng deve aver passato una brutta mattinata, e magari è ancora lì che ci rimugina. Dunque la scaltra Passione aveva già all'attivo, e non erano nemmeno le 7 am, tre vittime.

Ma non si deve cedere alla tentazione di offrire commiserazione solo ai romantici e picari protagonisti e co-protagonisti, perché sullo sfondo si cela la figura della ragazza che non si è presentata all'aeroporto ad accogliere Hanz, che avrà visto come una sua indecisione abbia provocato uno scandalo internazionale. I rossori della vergogna, lo dico senz'animo redentore, la sorprenderanno più del solito per una settimana.

Per non parlare dei familiari di Meng Sun, che l'hanno visto ridotto in così misera condizione, e di Heinz Mueller, che di certo lo credevano abbastanza assennato da non ficcarsi in guai simili. E dei familiari e conoscenti del marito cinese che ora lo sanno infelice e senza onore. Spero che siano persone ragionevoli e inclini al perdono, o il numero di vittime di Passione, che m'immagino debba sforzarsi molto poco per ottenere risultati così strabilianti, potrebbero crescere senza misura.

Che la nera Selene vi protegga, stanotte.

domenica 25 ottobre 2009

E con questo?

- Tendo a riconoscere i miei errori, anzi, mi perseguito con loro.
- E con questo cosa vorresti dire?
- Solo che questo blog non è errore, non lo considero come un errore. Ho commesso altri errori, molti errori, ma non questo: questo non lo è.
- Perchè non smetti di chiedertelo? Per questo strano nome che gli hai dato? Temi che non nessuno lo capisca? Che non piaccia a nessuno? Io non lo capisco, a me non piace.
- Sì, forse temo anche questo. Ma io so cosa vuol dire plenumsplenico, so perchè l'ho chiamato così, anche se riconosco che prima o poi dovrò cambiargli nome. Coi figli non si può fare. Non si può battezzare un figlio con nove nomi, uno per ogni decada che si spera che sopravviva, e cambiargli nome ogni dieci anni. Anche se non sarebbe una brutta pensata, la gente cambia col tempo, e deve conservare quel nome che non può cambiare, che è costretta a sopportare così com'è, vecchio, inadatto, superato, per questo la gente finisce col farsi chiamare con dei soprannomi o con dei nomi d'arte, per segnare un punto e a capo, un punto a loro favore nella lunghissima vicenda tra loro stessi e il loro nome.
- Come Joe Strummer?
- Sì, proprio così, come Joe Strummer. Non rispondeva più neppure al citofono se i suoi amici continuavano a chiamarlo col suo vecchio nome, che era poi il nome di battesimo. I suoi amici sulle prime ci restavano male, ma poi nelle interviste agiografiche post-mortem fingono di aver capito e perdonato, e lo chiamano durante l'intera durata dell'intervista col nome che si era scelto e a causa del quale avevano persa la sua amicizia, l'amiciza col solo artista che sia mai entrato nelle loro esistenze.
- Se conoscessi un dizionario etimologico attendibile ti dimostrerei che l'origine della parola "droga" è "affezione".
- E questo che c'entra?
- C'entra, perchè i discorsi sulle droghe sono inutili. E' inutile chiedere a una star come Joe Strummer che ci racconti la sua esperienza con le droghe. Chiunque potrebbe ben più utilmente descrivere la propria con qualsiasi cosa per cui sente affezione, di cui non può fare a meno. Non c'è racconto di questo tipo che non finisca con un "poi mi sono accorto che potevo vivere anche senza di lei". Plenum sta per ammasso, insieme confuso, raggruppamento, concentrazione, ritrovo. Se tra Leopardi e me non fosse nato Baudelaire l'avrei chiamato Zibaldonemelancolico.

sabato 24 ottobre 2009

Un momento di una storia

La posata omniscenza che esalava dal suo viso non era una fragile apparizione che si ha paura di interrompere, ma si esprimeva con una calma assennatezza che si ha solo il timore di poter in qualche modo disturbare. Uscita dall'abitazione, egli cadde in uno di quei buchi del flusso di esperienza che paiono scollegare il momento presente di una vita dagli istanti passati e da quelli futuri.